<<Josèr, mi avevi promesso il teatro questa sera!>> Una distinta signora, sui sessanta anni, si levò il cappotto di pelliccia e lo consegnò ad un cameriere, fissando poi l’entrata del ristorante, sicuramente uno dei più rinomati di Ardetia.
<<Sondiàn! Non ti basta questo ristorante? Vedrai che non rimarrai delusa>>
<<Ma oggi c’èra ‘ultima replica dell’Ulfric! Capisci cosa vuol dire non poterci andare?>> La donna piagnucolava, attenta a non rovinare il suo trucco perfetto. << Significa che sarò esclusa dal prossimo incontro del circolo del teatro, e non riceverò quindi l’invito al matrimonio della figlia del cugino del fratello del padre della regina!>>
Josèr sospirò, guardandosi poi intorno e osservando le coppie felici, che sicuramente non si preoccupavano come la donna che sedeva davanti a lui.
<<Piuttosto, hai visto le nuove petunie blu? Le ho comprate oggi, vengono direttamen…>>
Un forte rumore interruppe la donna.
<<Che succede?>> Josèr si alzò, sperando fosse solo una nave a vapore.
<<Josèr! Siediti! Ti stanno guardando tutti!>>
Un altro rumore, questa volt più forte rubò le parole alla signora. Dopo pochi secondi, dominati dal silenzio, il terreno tremò, facendo cadere a terra ogni tipo di stoviglia.
<<Per tutte le sottane di sua altezza!>> Sondìan abbandonò ogni tipo di etichetta, alzandosi in piedi e prendendo il marito per una mano. Josèr, con gli occhi rivolti verso il cielo, sembrò non sentire le parole della moglie, ma alzò un braccio e indicò la torre del palazzo, che si ergeva maestosa vicino al ristorante. Inquietanti crepe erano comparse sulle superfici decorate dell’immensa costruzione, che però sembrava resistere. Al contrario il grande orologio pendeva, le lastre di vetro che lo ricoprivano sporgevano, inclinate e attaccate alla loro base solo da sottili cavi metallici.
Una piccola scossa bastò, e le quattro lastre si staccarono, cominciando il loro silenzioso volo verso la terra. Sondian non si spostò, sbigottita e scioccata. Guardò rassegnata il marito, prima di finire investita dalla monumentale vetrata, che al contatto con il suolo esplose in una miriade di frammenti taglienti. Josèr, che aveva assistito inerme al macabro spettacolo, si coprì il volto con un braccio. Perse i sensi.
<<Signore! Signore mi sente?>> Un medico chiamava Josèr, controllando la pressione e assicurandosi di sentire sempre un battito. <<Non si preoccupi, abbiamo ricevuto da Spes alcuni chiarimenti, i sapienti dell’Accademia ci hanno rassicurati e non ci dovrebbero essere ulteriori scosse. Ora spetti insieme a me un minuto e non si muova, verrà portato nell’ospedale più vicino.>>
Josèr si guardò intorno, osservando la desolazione che lo circondava. Gli edifici principali erano rimasti intatti, ma molti presentavano crepe o piccoli cedimenti. L’acqua zampillava dalle fontane, formando pozze nelle strade. Dopo pochi minuti si sentì sollevare e una carrozza lo portò in un accampamento, adibito a centro di smistamento e a ospedale.
<<Per Miju, come ne usciremo dottore?>> Josèr si rivolse all’uomo che lo stava medicando.
<<Signore, non è il tempo di cadere. La regina ci vuole forti, ella è forte e noi lo saremo con lei!>>
NOTA: Le scosse di terremoto sono molto sporadiche e deboli, tuttavia con il tempo rischia di essere sempre più dannoso se il governo non prende misure di sicurezza. Inoltre dovete tenere in considerazione la paura del popolo.
Scenario casuale:
Lo scenario attualmente non ha alcun bonus ne malus, il vostro obbiettivo è quello di agire in relazione all’evento casuale con qualsiasi mezzo voi riteniate opportuno. Ignorando lo scenario o agendo in maniera incoerente si andrà incontro a un peggioramento della situazione con annesso malus, in caso di risposta sufficiente e accettabile lo scenario si risolverà senza alcun malus, nel caso di risposta buona e azzeccata potrete ottenere bonus e premi. L’evento potrebbe protrarsi in più scenari consecutivi. Per il risolvimento dello scenario è necessario aggiornare la cronologia della Quinta era riportando in maniera sintetica gli eventi in questione.